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Pulire con l'aceto: perché è meglio non farlo

Il web è letteralmente inondato da ricette e consigli di pulizia a base di aceto.


L’aceto viene consigliato come ammorbidente, per pulire la lavatrice e disincrostare gli elettrodomestici, per rimuovere i depositi di calcare sulla rubinetteria, sui sanitari, per pulire le superfici dure e quelle metalliche della cucina, ecc. Insomma, chi più ne ha più ne metta.


Sappiamo che questo genere di utilizzi viene fatto in buona fede, però l’utilizzo dell’aceto è fortemente da sconsigliare. 


Alla fine dell'articolo trovate una soluzione altrettanto economica per chi non vuole utilizzare un detergente ecologico appositamente formulato. 

I due principali problemi dell'aceto

L’aceto non è affatto ecologico come si possa pensare: è nocivo allo stesso modo dei detersivi tradizionali non ecologici, soprattutto per la fauna acquatica.


Inoltre, l’aceto è molto aggressivo verso le superfici metalliche con cui entra a contatto. La sua corrosività è ampiamente riconosciuta – viene utilizzato come agente corrosivo per valutare molti materiali in test di laboratorio – e, alla lunga, può danneggiare gli elettrodomestici, in particolare lavatrice e lavastoviglie.


Inoltre, quando utilizzato per pulire le superfici metalliche in acciaio della cucina, l'aceto può far sprigionare nickel e sensibilizzare la pelle ad una certa allergia da metalli pesanti, oppure scatenarla nelle persone che già ne sono allergiche.

attrezzi per pulire - limone

L’affermazione che l’aceto sia inquinante e che sprigioni nickel è fondata su prove empiriche largamente condivise.


Se confrontato con l’acido citrico, proprio l’ingrediente che suggeriamo in alternativa, gli studi di biodegradabilità effettuati mettono in evidenza come l’acido acetico, a parità di concentrazione rispetto al citrico, sia 53 più volte inquinante. 


Allo stesso modo, le proprietà corrosive dell’acido acetico sono state appurate analizzando dei campioni dell’acqua di scarico di 2 lavatrici identiche ma trattate una con aceto, la seconda con del citrico. Nel caso del citrico i metalli pesanti rilevati si attestano al di sotto della soglia rilevabile, mentre nel caso dell’aceto sono stati rilevati decine di milligrammi.

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Sostituire l'aceto con acido citrico

Come abbiamo già anticipato, per chi non volesse utilizzare un detergente ecologico appositamente formulato per la pulizia, consigliamo di sostituire l’aceto con effetto immediato utilizzando dell’acido citrico.


Un prodotto con pH acido serve alla pulizia dei residui di calcare sulle superfici – ebbene sì, i depositi minerali si rimuovono con l’acidità – e per neutralizzare il pH alcalino che rimane sulle fibre dopo il lavaggio, ovvero la funzione dell’ammorbidente. 


Riassumendo, quindi, un prodotto con acido citrico può servire a:

  • pulire le incrostazioni di calcare sulla rubinetteria, sui lavandini, sui sanitari e sulle superfici metalliche della cucina a contatto con l’acqua (non usare invece mai sul marmo proprio perché roccia calcarea);
  • rimuovere i residui di acqua sulle stoviglie dopo il lavaggio in lavastoviglie;
  • neutralizzare i residui alcalini che rimangono sui tessuti dopo il lavaggio in lavatrice 
    NB: l’acido citrico non ammorbidisce le fibre, per fare quello servono dei tensioattivi.

Ricetta fai da te

Per svolgere queste 3 funzioni è possibile creare di volta in volta una soluzione con acido citrico e acqua distillata o del rubinetto.


Il rapporto può variare in base all’utilizzo desiderato e alla durezza dell’acqua della propria zona. Più l’acqua é dolce, meno acido citrico è possibile disciogliere in acqua.

Una soluzione valida per un utilizzo da anticalcare potrebbe essere:

- 150 g di acido citrico e

- 1000 ml di acqua demineralizzata


Con funzione di brillantante, la soluzione potrebbe sempre andare bene la soluzione di:

- 150 g di acido citrico e

- 1000 ml di acqua, anche del rubinetto in questo caso vista la mancanza di risciacquo, da versare nell’apposita vaschetta dosatrice della lavastoviglie;


Mentre una soluzione valida per l’ammorbidente potrebbe essere invece di:

- 50 g di acido citrico e

- 500 ml di acqua demineralizzata (100 ml di soluzione a lavaggio)

detersivo fai da te green

In alternativa, in commercio esistono detergenti ecologici già pronti all'uso.


Il vantaggio, rispetto ai prodotti dai da te, è quello di non doversi preoccupare della conservazione del prodotto: non solo i cosmetici, ma anche i detersivi, se non adeguatamente prodotti, possono venire attaccati da batteri e diventare pericolosi da utilizzare.


Inoltre, le formule dei detergenti ecologici sono testate da laboratori ed enti di certificazione al fine di verificare la loro qualità, il test per i metalli pesanti e l'effettivo rispetto dei criteri di eco-biocompatibilità.


Per dare modo a tutti di entrare nel mondo dei detergenti ecologici abbiamo preparato dei Kit Detergenti con i prodotti essenziali che non possono mancare nella tua casa.



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